Rebecca, 20 anni, muore sulla Roma-Fiumicino

Rebecca Spera aveva 20 anni e purtroppo è morta in un incidente stradale avvenuto nella serata di lunedì 4 novembre sull’autostrada  Roma-Fiumicino.

rebecca morta incidente - Leggilo

“Prima ti uccidono, poi ti chiedono scusa”. Sembra una sorta di presagio questa frase di Gio Evan postata da Rebecca sul suo profilo Facebook il 30 aprile 2017. Una giovane che come tutti quelli della sua età viveva la sua vita al massimo, con passione, cercando di trovare la propria strada. Una ragazza che amava la sua mamma, che tra poco compirà gli anni senza sua figlia.

La ragazza è rimasta uccisa in un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di lunedì 4 novembre sull’autostrada Roma-Fiumicino. Una semplice frase che letta con gli occhi del giorno successivo alla tragedia suona davvero come una sorta di testamento.

Rebecca, morta in un incidente: grave il fidanzato

Come riporta il quotidiano Il Tempo, Rebecca viaggiava assieme al fidanzato che si trovava alla guida di una Fiat Punto. Il giovane è rimasto gravemente ferito, mentre per lei non c’è stata via di scampo: troppo gravi le ferite riportate.

Le dinamiche dell’incidente sono ancora in corso di accertamento: di certo si sa che sono state coinvolte  due autovetture, la Fiat Punto del ragazzo e una Renault Clio.  Oltre a Rebecca e al suo fidanzato è rimasta ferita un’altra persona, una donna di 41 anni (qui però le notizie sono discordanti perché Romatoday dice che la persona ferita avrebbe 36 anni e sarebbe la conducente della Clio). Entrambi  sono stati trasportati in codice rosso, uno al S. Camillo, l’altra al S. Eugenio. Rebecca aveva frequentato l’ITC Paolo Toscanelli di Ostia.

Ovviamente, con un incidente di queste dimensioni i disagi per il traffico sono stati ingenti: è stata infatti chiusa fino alle 19.30 la corsia della Roma Fiumicino in direzione aeroporto, con code dalla Fiera di Roma fino a all’uscita del Raccordo. Per diverse ore il traffico è rimasto congestionato e gli uomini della
stradale e il personale Anas hanno fatto del proprio meglio per gestire la situazione.

 

 

 

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