Terremoto dell’Aquila, 700 mila euro per ascoltare Saviano. Ma il Sindaco dice no

Il Festival degli Incontri che si sarebbe dovuto svolgere all’Aquila dal 10 al 13 ottobre, è stato terreno di scontro tra il sindaco della città Pierluigi Biondi di Fratelli d’Italia e la direttrice della manifestazione Silvia Barbagallo. Il Primo Cittadino non gradiva la presenza del giornalista e scrittore Roberto Saviano e del fumettista Zerocalcare. Ma la direttrice ribadiva “Il sindaco faccia Politica e non s’intrometta in manifestazioni culturali”.

Terremoto dell'Aquila il Sindaco dice no a Saviano - Leggilo.Org

 

Politica e Cultura spesso s’incontrano. Non sempre tuttavia. E questo è il caso del Festival degli Incontri, manifestazione culturale che si sarebbe dovuta svolgere nel Comune dell’Aquila dal 10 al 13 ottobre. Un evento apparentemente come tanti per promuovere la cultura al di là di ogni appartenenza o preferenza politica. Lo scopo doveva essere rilanciare la città, attraverso la Cultura, a 10 anni dal terribile terremoto da cui fu colpita nel 2009. Ma, a quanto pare, così non è stato. Infatti la lista dei nomi prescelti per presenziare all’evento sono apparsi al Sindaco Pierluigi Biondi, in quota Fratelli D’Italia, un po’ troppo rivolti a Sinistra e, per questo, ha chiesto un bilanciamento. In particolare il Primo Cittadino del capoluogo abruzzese ha espresso il suo dissenso su due invitati: lo scrittore e giornalista Roberto Saviano e il fumettista Zerocalcare. “Non li voglio perché L’Aquila è una città nobile, aristocratica e non merita questo genere di cose. Sono stato accusato di censura semplicemente per aver detto a una tizia che non era possibile spendere 700mila euro in quattro giorni per una carnevalata di Sinistra” ha detto il Primo Cittadino.

Ma la risposta della direttrice della manifestazione Silvia Barbagallo non è stata positiva.

Come ha riportato l’Ansa queste sono state le sue parole “Il sindaco Biondi sta cercando d’interferire. Vuole imporci una censura, ha una visione autoritaria del rapporto che intercorre tra politica e cultura“. Ed era intervenuto anche Gianluca Vacca, ex sottosegretario ai Beni Culturali in quota Cinque Stelle. Come riportava Dire, così si era espresso: “Il Festival degli Incontri dell’Aquila deve essere una manifestazione artistica, uno strumento per il rilancio della città attraverso la cultura. La manifestazione è finanziata da Mibac. Pertanto il Sindaco non ha alcun diritto d’interferire.” E a difesa della collega Barbagallo, si era inserita nel dibattito Annalisa De Simone, presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo. Così aveva commentato su AbruzzowebLa politica  non può mettere bavagli su scelte che riguardano esclusivamente gli organizzatori.Il sindaco dovrebbe parlare meno e iniziare a fare, invece di ostacolare occasioni di rinascita culturale”. 

Eppure la manifestazione, come la stessa Barbagallo e l’ex sottosegretario Giancluca Vacca avevano dichiarato, doveva essere  interamente finanziata dal Ministero dei Beni Culturali per una somma complessiva di 700.000 euro ed è stata coordinata dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese, che a sua volta riceve fondi dal Comune. Dunque inutile negare che tra politica e cultura il legame vi sia e sia pure molto stretto. Infatti così aveva risposto il Sindaco Pierluigi Biondi “Visto che i soldi per il decennale del terremoto li gestisce il Comune, che poi li eroga all’Istituzione sinfonica, il programma degli eventi deve essere concordato con il Comune. Questo è chiaramente specificato nel verbale del comitato d’ indirizzo, sottoscritto anche dalla Barbagallo. Dunque mi sembra normale che questa signora, prima di organizzare un evento, si sieda con me per ragionare insieme sul palinsesto. Io voglio che il calendario sia plurale e non di parte.”

L’ultimo tentativo per sbloccare la situazione è stato del Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini che invitò il Sindaco “ a porre in essere tutti gli atti volti ad assicurare lo svolgimento del Festival secondo il programma previsto che, come ho già ribadito nei giorni scorsi e alla luce di quanto sopra illustrato, non può né deve essere oggetto di alcuna pressione e interferenza politica“. Ma la replica di Biondi arrivò a stretto giro di posta, scrisse Repubblica: “Temo che il ministro Franceschini sia stato male informato e non sa che non esiste alcun programma definitivo del Festival degli incontri. È molto difficile assicurare lo svolgimento di qualcosa di vago“.

Alla fine – come riferisce il Capoluogo d’Abruzzo – il festival è stato rinviato. Il veto del Sindaco è stato determinante. Il Primo Cittadino non ha sbloccato i fondi all’ente attuatore della rassegna, che è aquilano. E serviva la sua autorizzazione per i luoghi del festival, che sono quasi tutti comunali. Probabilmente l’evento si terrà ad aprile 2020 ma non c’è ancora nulla di certo.

Fonte: Ansa, Dire, Adnkronos, Abruzzoweb, Capoluogo d’Abruzzo

 

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