Crollo del Ponte Morandi, 13 milioni di buonuscita all’ad di Autostrade

Giovanni Castellucci si è dimesso: il manager di Atlantia lascia il ruolo di amministratore delegato di Autostrade per l’Italia in cambio di 13 milioni di euro di buonuscita. Una cifra che sembra un’offesa ai morti nella tragedia del crollo del ponte Morandi.

Le dimissioni di Giovanni Castellucci

18 anni. Dopo tutto questo tempo al timone di Atlantia, Giovanni Castellucci ha lasciato il ruolo di amministratore delegato e direttore generale, come riportato dall’Agi. La decisione è stata comunicata nel corso di un consiglio di amministrazione straordinario durato oltre 5 ore, durante il quale Castellucci si è dimesso da amministratore delegato. Cosa succederà ora? Seguirà un periodo di transizione fino alla nomina di un nuovo amministratore delegato. Attualmente le deleghe esecutive sono passate temporaneamente ad un comitato composto da 5 consiglieri: Fabio Cerchiai, Carlo Bertazzo, Anna Chiara Invernizzi, Gioia Ghezzi e Carlo Malacarne. Giancarlo Guenzi, invece, è stato nominato direttore generale.

Fin qui niente di rilevante: un “normale” caso di dimissioni. Quello che fa discutere, però, è la cifra destinata alla buonuscita di Castellucci: 13 milioni di euro oltre al trattamento di fine rapporto. Una cifra enorme, e tuttavia quasi “ordinaria” per le grandi aziende. Il record, imbattuto da più di 30 anni, è quello di Cesare Romiti, che lasciò la Fiat nel 1998 con un assegno di 101,5 milioni al lordo delle tasse, ricorda il Sole 24 Ore.

Il dietrofront di Castellucci è uno degli effetti derivanti dagli sviluppi dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi a Genova e dalle conseguenti nuove misure cautelari a carico di dipendenti delle controllate Autostrade per l’Italia e Spea.

Chi è Giovanni Castellucci?

Un ingegnere nato a Senigallia, che ha ora 60 anni. Ha lavorato per Barilla prima di diventare nel 2001 direttore generale del Gruppo Autostrade. Dal 2005 è diventato a.d. di Autostrade per l’Italia. Dal 2006 è amministratore delegato di Atlantia.

Sarà lui ad intascare dunque ben 13 milioni di euro, che sommati al rapporto di fine lavoro ammontano a 72 milioni di risarcimenti complessivi, un quinto di tutti i risarcimenti spettanti alle 252 famiglie di sfollati per il crollo del Ponte Morandi, di cui Castellucci può essere considerato tra i responsabili.

L’uscita di Castellucci arriva proprio per evitare ulteriori coinvolgimenti nella vicenda Ponte Morandi, come confermato da un comunicato del consiglio di amministrazione di Atlantia: «Per qualsiasi giudizio civile, penale o amministrativo che dovesse coinvolgere Giovanni Castellucci anche dopo la cessazione dei rapporti, in relazione all’attività rese in esecuzione dei medesimi, ogni onere relativo, anche per indennizzi e risarcimenti e anche per spese legali e peritali, sarà a carico della società, salvo dovessero emergere condotte dolose comprovate e accertate».

Alessandra Curcio

Fonte: Agi, Sole 24 Ore

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