Siracusa e Catania, slogan e proteste contro Matteo Salvini

Neanche aperta la crisi di Governo, che Salvini ha avviato la campagna elettorale per chiedere il voto agli italiani. In Sicilia, il capo del Viminale punta a racimolare consensi a M5S e Forza Italia, che hanno invece dominato l’isola in tempi passati. Ma le proteste si muovono a suon di slogan e rivolte di piazza.

Salvini proteste Catania - Leggilo

Estate Italiana Tour. Non è il lancio di una crociera estiva ma il programma di Matteo Salvini che, di spiaggia in spiaggia, chiede in questi giorni il voto degli italiani per avere pieni poteri nelle sue mani. Gli equilibri di Palazzo Chigi si sono ormai rotti, dopo la caduta della maggioranza e la crisi di Governo aperta proprio da Salvini. Ma le contestazioni di piazza proseguono. A Catania, informa Giornale di Sicilia – il leader della Lega è stato accolto da bottigliette di plastica lanciate contro la sua auto. In piazza Duomo, davanti alla sede del municipio, c’erano ad attenderlo due gruppi: uno sostenitore del leader leghista, uno che invece ne contestava le idee. Le fazioni sono state separate dagli agenti della Polizia dopo aver cominciato a scontrarsi duramente.

All’uscita di Salvini dal Municipio, decine di persone hanno iniziato a gridare al suono di “Bella ciao“. Ma, tra gli insulti, si sentono anche parole come “venduto”, “traditore”, “buffone”. Oppure, slogan come “Catania non si Lega” e “fuori i fascisti da Catania”. Tra la folla, diverse bandiere con la Trinacria, il simbolo della Sicilia. Alcuni hanno letto per protesta dei passaggi della Costituzione della Repubblica Italiana e la protesta è stata diffusa anche via social, in alcuni video e tweet lanciati in Internet:

 

“Fuori c’è il popolo del no, un mix di centri sociali, estrema sinistra e pezzi di Cinque stelle. Io chiamo a raccolta il popolo del sì, il popolo del no è rappresentato da Renzi”, ha commentato Salvini circa le proteste a Catania. “Ho la certezza che qualcuno a Roma sta lavorando per fare un ammucchiata. Ma l’Italia non si merita un governo Scilipoti”, ha proseguito, riferendosi alla proposta palesata da Matteo Renzi circa un Governo istituzionale con il M5s. Salvini è certo della necessità di andare al voto, forte dei consensi che, nonostante le proteste, in termini di voti hanno la meglio. “Se si vota a metà ottobre, a fine ottobre l’Italia potrebbe avere un governo in carica nel pieno delle sue funzioni. Si avrà così il tempo di fare una manovra finanziaria coraggiosa“, ha affermato a Catania.

Ma neanche a Siracusa, ultima tappa del tour in Sicilia, le contestazioni si sono placate. Prima del comizio, la polizia è intervenuta per allontanare dal palco i manifestanti, armati di cartelli: “Salvini fascista, historia docet” e “olocausto mediterraneo”. Durante il comizio, riporta Siracusa News,  Salvini ha definito i contestatori “nostalgici della falce e martello”. “Siete liberi di ospitare cento migranti a testa a casa vostra. Se dipendesse da me reintrodurrei un bel po’ di servizio militare, rispetto e disciplina. Altrimenti qua l’ultimo arrivato vuole solo diritti”, ha affermato il leghista che ha invece potuto contare sulle grida dei sostenitori. “Sono contento che grazie alla politica dei porti chiusi abbiamo più che dimezzato i morti in mare”, ha poi concluso il comizio mostrando un rosario ai sostenitori in piazza e baciando un santino.

Fonte: Giornale di Sicilia, Siracusa News, Salvatore di Stefano Twitter

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