Marco Carta chiede di visionare i filmati, e le cose non vanno come si augura

Il pm Nicola Rossato, titolare dell’inchiesta su Marco Carta in attesa del processo che inizierà il 20 settembre, ha acquisito le immagini delle telecamere interne al grande magazzino. Sarebbero stati ascoltati come testimoni anche alcuni dipendenti del negozio, che avrebbero rafforzato la tesi accusatoria. 

Marco Carta furto Rinascente - Leggilo

Si incrina la posizione di Marco Carta. Il cantante, vincitore di Amici di Maria de Filippi, è in attesa del processo che inizierà a settembre e che lo vedrà sotto accusa per il furto, ormai noto, alla Rinascente di Milano. Qualche mese fa, infatti, era stato arrestato in flagranza per aver sottratto sei magliette dal valore totale di 1200 euro. Con lui, anche la sua amica Fabiana Muscas. I fatti sono rimbalzati improvvisamente su tutti i giornali e Carta si è trovato al centro di uno scandalo. Scandalo da cui ha  provato a tirarsi fuori, rigettando di continuo le accuse sul suo conto. In un’intervista rilasciata in tv a Barbara D’Urso, il cantante è apparso in lacrime e disperato, ma si è detto anche sereno in quanto convinto dell’infondatezza dei sospetti.

Secondo le ultime indiscrezioni, stando a quanto riporta l’Unione Sarda, il Pubblico Ministero avrebbe acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza del negozio, visionando le immagini, e avrebbe anche interrogato diversi testimoni, tra cui i dipendenti dello store. Le testimonianze avrebbero “rafforzato l’ipotesi accusatoria”, sostenuta con forza dal Pm Nicola Rossato che ha presentato un ricorso in Cassazione contro la mancata convalida dell’arresto di Carta.

Sembra anche – riporta Tgcom24 – che il responsabile della sicurezza del centro commerciale, presente il giorno del furto, abbia sporto denuncia contro Marco Carta e l’amica Fabiana Muscas: per questo la Rinascente potrà costituirsi parte civile nel processo e chiedere i danni. Il cantante aveva invocato più volte la visione dei filmati delle telecamere che, a suo dire, l’avrebbero scagionato. Le cose, però, potrebbero andare diversamente.

Fonte: Unione Sarda, Tgcom24

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