Milano, non è una città per bambini. Genitori intercettati: “Sarebbe meglio uccidere nostra figlia”

Scioccanti le conversazioni, emerse dalle intercettazioni, tra i genitori della piccola di 4 anni che subiva ripetutamente maltrattamenti e violenze domestiche, a Milano. I due pensavano addirittura di ucciderla.

Milano, violenza sui minori - Leggilo

 

Un altro caso di violenza domestica si è consumato a Milano, dove una coppia di genitori – entrambi di 29 anni – sono finiti in manette. Le accuse a loro carico sono di maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi per aver massacrato per anni la loro piccola, che oggi ha 4 anni. La coppia, di origini egiziane, ha altri 4 figli e i maltrattamenti sulla bimba – sulla quale sono state trovate fratture multiple pregresse – andavano avanti da anni. L’arresto dei due è scattato grazie all’intervento dell’Unità tutela donne e minori della Polizia locale di Milano.

Ora che stai con lei in ospedale capirai cosa provavo io quando stavo con lei tutti i giorni in casa”. E ancora: “Le abbiamo rotto il braccio ma dovevamo fare di più, la odio, è lei la causa dei nostri problemi”. Questo il contenuto delle conversazioni tra i due – emerse nelle intercettazioni e riportate da Adnkronos – in cui la donna ammetteva senza giri di parole i maltrattamenti che si ripetevano quotidianamente verso la bimba. Scioccante anche il contenuto di una conversazione, riportata da Tgcom24: “Odio mia figlia, quella scimmia è un problema”. A farle da spalla, suo marito che proponeva addirittura di ucciderla somministrandole veleno, annegandola, o soffocandola. 

Le indagini sono scattate a metà maggio quando la piccola era stata portata al Fatebenefratelli per una caduta “accidentale” dal divano. Una tesi smentita dalle radiografie. Nelle lastre, infatti, emerse anche una frattura scomposta con una calcificazione in corso risalente a tre o quattro settimane prima. Nulla, però, faceva pensare a violenze o maltrattamenti: la piccola andava a scuola, non aveva mai manifestato richieste d’aiuto e neanche le insegnanti avevano percepito dei disagi.

I due egiziani, in Italia dal 2010, vivevano in un alloggio abusivo, in zona Nord Ovest del capoluogo lombardo, ma avevano già progettato la fuga. Avevano infatti acquistato i biglietti aerei per fare ritorno in Egitto. Intanto, proseguono le indagini degli inquirenti per accertare se la piccola fosse l’unica vittima o se anche gli altri figli venivano sottoposti a violenze. I bimbi saranno affidati agli assistenti sociali. 

Fonte: AdKronos, TgCom 24

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