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Stupro in stazione, tutti liberi: per gli inquirenti la ragazza ha mentito

Erano tre i ragazzi accusati di aver violentato una ragazza in un’ascensore della Circumvesuviana di Napoli. A quanto pare, però, la ragazza soffre di gravi disturbi mentali. 

Sarebbero tre i ragazzi responsabili di una violenza di gruppo avvenuta ai danni di una giovane ragazza nella città di San Giorgio a Cremano, Napoli. Gli autori del terribile gesto, tre ragazzi del posto tra i 18 e i 20 anni, erano stati riconosciuti. Avevano un volto e un nome, ma sono stati scagionati uno ad uno. Così, nessuno ha pagato per il dolore provocato alla ragazza, aggredita mentre si trovava all’interno di un’ascensore della stazione della Circumvesuviana, intorno alle 18.00. Nessuno era riuscito a sentire le urla della ragazza, rimasta intrappolata insieme ai suoi aguzzini, senza poter uscire.

Eppure la certezza di un’avvenuta violenza merita di essere riconsiderata in quanto, da realtà di fatto, è diventata ora probabile. Raffaele Borrelli, Alessandro Sbrescia e Antonio Cozzolino, sono tutti liberi. Il racconto della 24enne, infatti, non sarebbe stato ritenuto credibile dagli Inquirenti in quanto la ragazza, a questo punto solo presunta vittima, si sarebbe più volte contraddetta durante il suo racconto, dichiarando un fatto e dopo poco cambiando versione. Un racconto che non torna, versioni diverse fornite sia alla Polizia sia ai giornalisti.

Ad avvalorare l’ipotesi, ci sarebbe anche il fatto che la 24enne sarebbe affetta da un disturbo della personalità comunemente denominato bipolarismo, come riportato dall’Agi. La ragazza sarebbe in cura presso il Dipartimento di salute mentale dell’Asl Napoli di Torre del Greco e San Giorgio a Cremano e soffre di problemi di anoressia, di disturbi nel comportamento, eccessi sessuali e bugie patologiche. Fino a pochi mesi fa era stata anche ricoverata in una struttura specializzata in Emilia Romagna. Tra l’altro, nei filmati delle telecamere della stazione, si vede la ragazza abbracciare uno dei tre giovani per poi seguirlo in ascensore.

La tesi accusatoria appare quindi smontata, ma si attende nei prossimi giorni la pubblicazione delle motivazioni dei Giudici del Riesame di Napoli che potrebbero spiegare la vicenda. “Dopo che il corpo era diventato scarto e oggetto, ho provato una sorta di distacco da esso. Il mio corpo, sede della mia anima, così sporco”, aveva scritto in una lettera pochi giorni fa la ragazza, in cui sentiva di non essere creduta. “Mi sembrava di essere avvolta dalla nebbia mentre mi trascinavo su quella panchina dopo quelli che saranno stati 7 o 8 minuti”. 

Fonte: Agi

Pubblicato da
Chiara Feleppa

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