Antonio Megalizzi, colpito alla testa dal killer di Strasburgo

C’è anche un italiano Antonio Megalizzi, 28enne giornalista radiofonico, originario della Calabria tra i nove feriti nell’attacco di martedì Strasburgo. Nove di loro risultano in gravi condizioni, altri cinque sono stati colpiti in maniera leggera. L’Unità di crisi della Farnesina è in costante contatto con la famiglia di Megalizzi, corsa a Strasburgo. Secondo fonti ospedaliere il giovane è ricoverato in rianimazione.

Il giovane era nella città francese per seguire l’ultima seduta plenaria dell’anno e mandare in onda la trasmissione su Brexit. A dare notizia anche l’europarlamentare PD Brando Benifei: «Ci hanno detto che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile sparato da quel delinquente. Le due ragazze che erano con lui  – la trentina Caterina Moser e Clara Stevanato, veneta e residente a Parigi – ce l’hanno fatta a scappare, rifugiandosi poi in un locale pubblico. Hanno perso di vista Antonio, perché lui è rimasto a terra», ha dichiarato  all’Ansa Danilo Moresco, padre di Luana, la fidanzata di Antonio

Il presunto attentatore ha agito a Strasburgo, attorno alle 20 di 11 dicembre. Per il momento i morti sono 3 e i feriti almeno 14. E’ stato diffuso l’identikit del presunto killer: si chiama Cherif Chekatt.

Chi è Cherif Chekatt, il presunto attentatore

Cherif Chekatt ha 29 anni, è nato a Strasburgo ma è di origine marocchina. E’ già conosciuto alle forze dell’ordine per reati comuni e dai servizi segreti perché considerato un radicalizzato. Era infatti schedato come “fiche S”, ovvero come una persona potenzialmente pericolosa per la sicurezza dello stato, già definito come un “rapinatore di banche”. Nel 2011 era stato condannato a due anni per aver aggredito un ragazzo durante una rissa, come riportato dall’Agi.
La mattina dell’attacco Cherif Chekatt era sfuggito a una perquisizione nel suo domicilio nel quartiere di Neudorf per reati comuni. In casa, secondo i media francesi, i gendarmi avrebbero trovato delle granate. Come riferisce sempre la stampa locale, la perquisizione era stata decisa per un’inchiesta legata a una rapina a mano armata.

Noto frequentatore dei circoli islamici radicali di Strasburgo, Cherif Chekatt, dopo aver fatto fuoco in alcuni punti centrali della città,  si è barricato in rue d’Epinal nel quartiere del Neudorf. Secondo la ricostruzione della polizia, il 29enne ha prima aperto il fuoco intorno alle 20 nell’area del mercatino di Natale per poi spostarsi di poco e riaprire il fuoco. Viene indivuato e ferito, ma è riuscito a scappare per la terza volta in poche ore dopo aver preso in ostaggio un taxista. Poi è sceso dal taxi ed è proseguito a piedi: le autorità non escludono che abbia complici che lo stiano aiutando nella fuga.

Fonte: Agi

 

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