Salvini raddoppia la scorta a Saviano

Matteo Salvini ha deciso di raddoppiare la scorta a Roberto Saviano dopo le polemiche delle scorse settimane sulla razionalizzazione della scorta.

Matteo Salvini ha deciso di fare un passo indietro, almeno così sembra. Nelle scorse settimane aveva annunciato una riduzione delle scorte: “Quasi 600 persone sono troppe” aveva detto. Ad essere protetti sono soprattutto giudici, giornalisti, collaboratori di giustizia e loro famigliari. Il nodo della questione è legato soprattutto alle perplessità del Ministro dell’Interno riguardo alla scorta di Roberto Saviano, lo scrittore di “Gomorra” che da 12 anni vive sotto scorta. “Il solo fatto di essere vivi e di respirare per qualcuno significa che non c’è nessun pericolo” aveva detto Saviano in una trasmissione tv. E ancora: “E secondo te, Salvini, io sono felice di vivere così da 11 anni? Da più di 11 anni. Ho la scorta da quando ho 26 anni, ma pensi di minacciarmi, di intimidirmi? In questi anni sono stato sotto una pressione enorme, la pressione del clan dei Casalesi, la pressione dei narcos messicani. Ho più paura a vivere così che a morire così. E quindi credi che io possa avere paura di te? Buffone”.

Salvini: “A Saviano raddoppio la scorta”

I toni non sono mai stati particolarmente amichevoli, visto che anche Salvini pare non sopportare particolarmente Saviano: “chi non corre realmente pericolo, visto che siamo il Paese più scortato d’Europa, può prendere il taxi, il treno, la metropolitana, come tutti gli altri comuni mortali”. 

A distanza di alcune settimane, pare invece che Salvini abbia appunto parzialmente ritrattato queste sue posizioni. Durante la presentazione del nuovo libro di Lilli Gruber infatti è tornato a parlare della scorta a Saviano, come riportato da Askanews: “Voglio raddoppiare la scorta a Saviano perchè se poi gli toccano un’unghia la colpa è mia“. D’altronde lo scrittore non gliele aveva certo mandare a dire: “L’impressione è che, da fastidioso parassita, tu valga poco, molto poco. Non mi permetterò di guardare nomi e cognomi delle scorte”. Salvini aveva replicato: “Ho solo chiesto di ragionare sull’ipotesi di rivedere alcune di queste 600 tutele siamo il Paese europeo più scortato, che spende più soldi e investe più uomini”. Saviano adesso sarà contento?

Fonti: Agenzia Vista, Askanews

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