Rapina e violenze in casa a Lanciano, arrestati tre romeni

“Faremo di tutto per arrestare i colpevoli e farli marcire in galera, non si può vivere con paura anche in casa propria”. Lo aveva detto subito Matteo Salvini parlando della rapina ai coniugi Martelli a Lanciano. Criticato perché “si occupa solo degli barchi” il Ministro dell’Interno porta a casa una prova di efficienza non trascurabile. Poche ore dopo la brutale aggressione sono infatti scattati i primi tre arresti: in manette sono finiti tre romeni, che stavano per partire con l’auto usata per l’assalto alla villa di Carlo Martelli e Niva Bazzan, come riportato dall’Ansa. Avevano addosso circa 3.400 euro. Uno di loro è già dentro il commissariato. La svolta nella serata di ieri. Una massiccia operazione è in corso da parte dei Carabinieri e della Polizia di Lanciano per arrestare altre persone coinvolte nella rapina in villa avvenuta domenica. Decine di uomini hanno circondato una palazzina in corso Roma nel cuore di Lanciano dove abita una famiglia di romeni che potrebbe avere un coinvolgimento nella vicenda.

Secondo le ultime informazioni gli investigatori stavano stringendo il cerchio intorno a una banda “mista”: alcuni componenti sarebbero pugliesi, mentre altri dell’est Europa. E proprio questi ultimi sono stati o primi ad essere individuati. Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile di Chieti e dal Commissariato di Lanciano, che nelle ultime ore sono stati affiancati dal Servizio centrale operativo del Ministero dell’interno. Quanto alle condizioni di salute dei coniugi, stamattina dovrebbe essere dimessa Niva Bazzan, ex infermiera: ieri e’ stata sottoposta a una coronografia perche’ si pensava che potesse aver avuto un principio di infarto durante la rapina; l’esame, fortunatamente, ha dato esito negativo. Il marito, invece, dovrebbe restare ricoverato in ospedale ancora qualche giorno.

Fonti: Ansa, Twitter Matteo Salvini

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