Matteo Salvini: “I giudici hanno sbagliato. Non finirà come credono”

Credo che ad Agrigento abbiano sbagliato i loro conti se pensavano di fermare o intimorire qualcuno. Tra i tanti messaggi di sostegno, che tengo per me, anche parecchi di giudici e pubblici ministeri di varie procure italiane. E’ il segno che la politicizzazione va stretta anche a molti operatori della giustizia. Per esempio un giudice che si toglie la toga e fa politica non può tornare a fare quello che faceva prima. Nessun passo indietro perché non mi lascio intimidire. Da Agrigento verranno tante cose positive e quindi ringrazio il pm perchè sarà un boomerang”.
Sono le considerazioni di Matteo Salvini, Ministro dell’Interno, dopo i giorni di Catania. Con la nave Diciotti ed i suoi migranti bloccati a bordo che ha monopolizzato l’attenzione della politica, a sinistra. Un primo tentativo del Presidente Mattarella di farli scendere, il rifiuto del Ministro. Maurizio Martina. Segretario del PD che si reca a Catania, come molti altri esponenti del partito. La ex Presidente della Camera Laura Boldrini è salita ha bordo. Proteste e parole pesanti. Ed infine la Procura di Agrigento che indaga Matteo Salvini per sequestro di persona e abuso di ufficio. I migranti alla fine sbarcano:  Albania, Irlanda e Chiesa cattolica si impegnano ad accoglierli. L’Europa è stata a guardare.
Matteo Salvini non sembra scosso dagli eventi. Alla fine ha ottenuto quello che voleva: ha dimostrato che l’Europa è ferma alle parole. L’iniziativa dei pm non ha pressoché alcuna possibilità di sfociare in una messa in stato di accusa. La solidarietà di Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi fanno capire che la possibilità che l’iter sfoci in qualcosa di concreto è pressoché nulla.  La Procura lo sapeva ma ha voluto procedere lo stesso. Il motivo è intuibile. Perchè è sempre lo stesso. E torna ora l’idea di riformare la Giustizia, afferma Salvini. Quella riforma che la Lega ha provato più volte “senza successo ma questo è il governo del cambiamento“. La riforma va fatta ” non per l’inchiesta su Salvini – sottolinea il Ministro – ma perchè abbiamo milioni di processi arretrati e questo è uno dei problemi che frenano gli investimenti in Italia. Una riforma dei tempi della giustizia serve. Poi affronteremo la separazione delle carriere e il correntismo della magistratura“.
 Con Bruxelles è muro contro muro.  Sul caso della nave Diciotti “si sono dimostrati totalmente assenti sordi, menfreghisti, ma poichè lo fanno con i soldi degli italiani, e la cosa ci dà molto fastidio, bene ha fatto Conte ad annunciare che quando avranno bisogno di noi li ripagheremo con la stessa moneta“. Ritorsioni in vista, quindi, sul bilancio comunitario come sul Ceta perchè “non ci danneggiano solo sul fronte migrazione ma anche sulle banche, con la direttiva Bolkestein, in agricoltura, pesca, ambiente. Ma ora dopo tanti governi silenziosi e complici hanno trovato un governo di altra pasta. Non c’è nessuna opzione di uscita – assicura il Ministro –  ma vogliamo ridiscutere il nostro costo per essere lì visto che i servizi sono sempre più scarsi. La nave Diciotti – continua Salvini – dimostra che è possibile un dialogo anche fuori dai confini europei perchè l’Albania ha risposto positivamente. Così la Chiesa. Dove li faranno alloggiare, chi li nutre e chi si occuperà di loro non è nostro impegno. I pochi che poi otterranno il permesso rimarranno in Italia gli altri rimandati indietro“.
Qualcuno – l’ex premier Mario Monti, per esempio – rimprovera a Salvini i buoni rapporti con primo ministro ungherese Orban. Critiche a cui Salvini risponde: “Orban vuole un’Europa che controlli e protegga le frontiere esterne. Questo è il nostro obiettivo finale. Ricordo agli scandalizzati che Orban fa parte del Ppe e governa l’Europa con i socialisti. Non è quindi un euroscettico brutto e cattivo come Salvini e la Le Pen, ma governa“. Ma Salvini promette: “Renzi aveva calato le braghe per qualche spicciolo e noi non ripercorreremo quella strada. Su alcune voci di spesa noi non chiederemo il permesso a nessuno. Dal mio punto di vista noi dovremmo mettere giù elenco delle cose da fare. Se poi coincide con le regole europee tanto meglio. Se è qualcosa che va oltre e si tratta di investimenti necessari, si fanno. Ne parleremo con Tria che sta partendo per una missione in Cina assolutamente utile£.
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