Incidente sulla A1, famiglia distrutta. Luigi Di Maio: “Una tragedia”

Mentre i corpi di mamma, papà e del loro bambino venivano disposti uno accanto all’altro nell’obitorio dell ospedale “Santa Scolastica” di Cassino la notizia della tragedia che è costata la vita a Stanilao Acri, alla moglie Daria Stella Olivo e al piccolo Piero Emilio di soli sei mesi si è diffusa rapidamente.

Stanislao Acri si era candidato alle ultime elezioni a Rossano Calabro a sindaco con il MoVimento 5 Stelle. Purtroppo è rimasto vittima di un incidente mortale insieme alla moglie Daria e al figlio Pier Emilio, di appena 6 mesi. Una tragedia immane. Porgo le mie più sentite condoglianze a tutti i familiari e gli amici” così Luigi Di Maio vicepremier e leader del Movimento Cinque stelle ricorda il papà tragicamente morto insieme alla moglie e al figlio di soli sei mesi, ieri sulla A1, come riportato da Il Corriere della Sera.

L’avvocato di Rossano era stato il candidato sindaco del Movimento Cinquestelle nella contesa elettorale del 2016. Acri non era riuscito ad arrivare al ballottaggio si era battuto senza risparmiarsi e alla fine era riuscito a conquistare 1620 voti.

In un post del gennaio scorso, dove non risparmiava critiche sulla gestione delle Parlamentarie da parte del Movimento 5 stelle Acri spiegava le ragioni per cui si era avvicinato alla politica:

Cresciuto in una famiglia fondata sui principi dell’onestà e della giustizia, ho sempre affrontato la mia vita a schiena dritta e a testa alta, senza accettare compromessi e conquistando ogni cosa con le mie forze. Mi son sempre tenuto lontano dai partiti politici in quanto, con la crisi delle ideologie e dei valori, li ho sempre considerati luoghi di corruzione morale finalizzati al raggiungimento di poltrone e/o effimere posizioni di potere. Al contrario ho sempre ritenuto la politica, intesa in senso aristotelico quale amministrazione della “polis” per il bene comune, come un dovere irrinunciabile di ogni cittadino, mettendola in pratica – nel mio piccolo – ogni giorno della mia vita lavorativa e sociale. L’avvento del Movimento 5 Stelle segnò un forte cambiamento all’interno della mia vita. Finalmente esisteva una forza politica che si proponeva l’obiettivo di recuperare quel senso di moralità perduta: onestà, legalità, trasparenza, democrazia partecipata, via la casta e i suoi privilegi, etc.; una politica all’esclusivo servizio del cittadino e finalizzata al bene comune. Il ritorno al senso ideale e aristotelico della politica significò per me l’avvicinamento alla vita attiva del Movimento 5 Stelle (…) L’ho fatto con passione pur a costo di rimetterci denaro e tempo sottraendoli alla mia famiglia e al mio lavoro (…) “.

Fonte: Il Corriere della Sera

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