“Finti morti in mare per diffamare l’Italia”. La Ong spagnola si difende – VIDEO

Immagini tremende di un nuovo naufragio a largo della Libia. E accuse all’Italia per aver ritardato i soccorsi e, di fatto, aver causato una nuova catastrofe. E’ stata l’accusa della Open Arms, nave della Ong spagnola ora in navigazione verso il Paese iberico, dopo aver lamentato la mancata collaborazione con la Guardia costiera italiana. Una polemica tremenda, perché ha sullo sfondo tragedie umanitarie che non dovrebbero essere strumentalizzate in nessun modo o addirittura provocate. L’accusa della Ong spagnola verso l’Italia, è quella di aver ritardato i soccorsi, con informazioni risultate inesatte o tardive, su persone in pericolo, in aree marittime di propria competenza. Accusa respinta dalla Marina di Tripoli che ha spiegato come il naufragio sia avvenuto in acque territoriali libiche dove l’Italia non ha competenza, chiarendo inoltre di essersi recata sul posto. Ma era troppo tardi. Cade così l’accusa tremenda verso l’Italia e mal si comprende perchè la Ong spagnola avrebbe dovuto chiamare la Guardia Costiera italiana e non Tripoli, evitando così di perdere tempo prezioso. C’è l’ipotesi di una tremenda strumentalizzazione.

Ipotesi che il video pubblicato da Open Arms, che documentare l’ennesima strage in mare, sembra confermare. Perchè le immagini non ritraggono morti veri, ma una semplice simulazione. Le persone riprese sono europee e galleggiano a corpo morto sull’acqua per il tempo della ripresa. Un’ora dopo pubblicato il video, servito a lanciare un’accusa specifica all’Italia e a Salvini, da Open Arms viene data una spiegazione: si tratterebbe di un gesto simbolico, per sensibilizzare sull’ennesima strage del mare. Una spiegazione insufficiente e pasticciata che non basta a emendare un’iniziativa che  assume i connotati di profonda e grave strumentalizzazione. Mal si comprende, infatti, perché “simulare” qualcosa se a poche miglia marine c’era la verità di un naufragio, perché non dire subito che si trattava di immagini rappresentative e simboliche. Si potrebbe dire che Open Arms ha diffuso immagini simulate perché quelle vere erano troppo disturbanti. Ma la ong spagnola ha diffuso anche quelle. E allora, perché?

Fonte: Oscar Camps Twitter

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