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Eleonora Brigliadori: “Soffro per Nadia Toffa”

Eleonora Brigliadori, che da tempo si fa chiamare Aaron Noel, parla dopo essere stata esclusa da Pechino Express a causa di alcuni pesanti commenti su Nadia Toffa e le cure contro il cancro.

L’attrice tuttavia non chiede scusa alla inviata delle Iene che sta lottando contro il tumore. Eleonora Brigliadori aveva in passato avuto dei dissidi, proprio con la Toffa, per dei servizi giornalistici sulle convinzioni mediche della Brigliadori curati dalla Toffa. Sembra che proprio questi dissapori avevano motivato la reazione della Brigliadori che, sollecitata da un follower aveve detto riguardo al tumore della Toffa: “Chi è causa del suo male…” con rifermento al fatto che l’inviata delle Iene si sta curando secondo i criteri della medicina tradizionale e non con le cure alternative di cui la Brigliadori è convinta fautrice. Sulla vicenda l’attrice, in un’intervista al magazine Oggi, dichiara: “Non ho fatto nomi né riferimenti a nessuno. Ho solo citato un proverbio… se vedo qualcuno che, causando “il suo mal”, si affida alla chemio, tutto quello che posso fare è soffrire per lui“. E aggiunge: “Ho avuto un carcinoma epatico, un tumore al seno e un fibroma. Li ho affrontati per via spirituale, e li ho sconfitti tutti… Quando davanti al dettatore del mio cellulare ho detto “chi è causa del suo mal pianga se stesso”, pensavo di inviare un pensiero d’amore. Ma sulla Rete c’è stato chi è stato abile a creare l’equivoco e a cavalcarlo“.

Una ormai difesa tardiva, quella della Brigliadori. Subito dopo le polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni la Rai ha infatti deciso di escludere lei e il figlio, Gabriele Gilbo, da Pechino Express definendo le parole della Brigliadori “in contrasto con la missione e i valori di servizio pubblico”. L’attrice prova ad argomentare: “Quando hanno accettato la mia candidatura conoscevano il mio passato e le mie idee. Il programma poi è registrato e non c’era rischio di mandare in onda mie dichiarazioni poco gradite“.

La Brigliadori rivela ora una condizione economica difficile: “Avevo bisogno di partecipare a Pechino Express perché non ho mai vissuto di rendita e ho bisogno di lavorare. Mi hanno ridotto sul lastrico, ma io non elemosino la pietà di nessuno“. E conclude: “Da oggi sono Aaron Noele… Ho rovesciato il mio nome, l’ho spezzato in due come un pezzo di pane. Eleonora Brigliadori non esiste più, è un cadavere. L’ho uccisa io“.

Fonte: Oggi

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Redazione

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