Le rivelazioni di Antonietta: “Quelle foto sulla neve fatte per ferire le figlie”

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(Websource/archivio)

“Non so come andrà a finire, spero che lui si fermi con l’esposto altrimenti la vedo dura, Ciao”. Antonietta Gargiulo temeva, forse intuiva il peggio. Il “peggio” che è diventato realtà all’alba del 28 febbraio scorso.  Ci sono delle tracce audio, prima della tragedia, dove la donna parla con un amica e spiega il suo dramma quotidiano, passo dopo passo, come riportato da Il Fatto Quotidiano.

Sono parole che spiegano forse più di altro chi era e cosa stava per compiere Luigi Capasso All’amica riporta anche i colloqui con la Questura dopo la presentazione dell’esposto, come riportato da Repubblica. L’ispettore l’assicura che l’avrebbe chiamato ma la mette in guardia: “Sta nero, non sente, dice sì, sì, sì ma poi fa altre cose, non capisce. Senza una denuncia formale lei non può stare tranquilla”. Ma Antonietta non vuole arrivare fino a tanto, per non compromettere il lavoro del marito. E forse anche perché teme che un’azione così dura avrebbe potuto provocare effetti violenti ed incontrollati. Il marito si apposta sotto casa, la segue, cerca di incontrare le figlie che lo evitano, dopo aver assistito alla violenza del padre nei confronti della mamma. Parcheggia con l’auto davanti al portone di casa – “in modo intimidatorio, come fosse stato un posto di blocco” – proprio nell’ora in cui le figlie devono uscire per andare a scuola. Antonietta parla anche di alcune foto del marito sulla neve e osserva: “Martina le ha viste ed è rimasta male, perché noi prima andavamo sulla neve, ora non più”. Come dire: le ha messe per provocare le figlie, quasi volesse mandargli il messaggio: “sto sulla neve, mi diverto. Sono dove voi vorreste stare, voi no”.

Fonti: Il Fatto Quotidiano, Repubblica

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