“Ho un minuto, ce la faccio” Così Lorenzo ha salvato il bimbo caduto sui binari

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(foto dal web)

Un eroe per caso, questo è il diciottenne Lorenzo Pianazza, il ragazzo che ieri a Milano ha compiuto un gesto a dir poco encomiabile. “Ho visto una donna disperata, china verso i binari e poi, sotto, c’era un bambino, piccolo, evidentemente caduto giù”, racconta il ragazzo. Sui binari c’è il piccolo Mohamed, due anni e mezzo. E’ sfuggito al controllo della madre e scivolato fuori dalla banchina. “Un minuto e mezzo. Ce la faccio”, pensa Lorenzo Pianazza. Quel minuto e mezzo è il tempo che manca all’arrivo della metro.

Il giovane racconta a Il Corriere della Sera:”C’era un po’ di gente che si avvicinava e allora mi sono detto “ce la faccio, salto giù, lo prendo e riesco a risalire”. L’episodio è avvenuto intorno alle 15 alla fermata ‘Repubblica’ della linea tre della metropolitana. Il ragazzo sta tornando da scuola. Descrivendo quei momenti, dice ancora: “Ho anche immaginato di correre in fondo al binario casomai fosse arrivato il treno, sperando che la metro si fermasse prima”. Quello che il ragazzo non può sapere è che nel frattempo Claudia Castellano, 32 anni, assunta dall’Atm soltanto l’estate scorsa, ha notato la situazione e ha comunque bloccato il treno.

Fatto sta che Lorenzo Pianazza salta giù dalla banchina, afferra il bambino, lo porge alla madre, quindi raccoglie “una trombetta di plastica che gli era caduta”. Passano appena trenta secondi e il piccolo è salvo. I ricordi del giovane sono vividi: “Quando sono risalito il bambino piangeva, gli ho messo una mano sulla spalla per tranquillizzarlo, anche la mamma era terrorizzata. Mi ha detto grazie e poi io sono andato via”. Lorenzo poi sparisce col primo treno. Poche ore dopo, anche il sindaco di Milano lancia un appello via Facebook per rintracciare il giovane eroe immortalato. Lo stesso Lorenzo Pianazza esce allo scoperto e prima contatta MilanoToday, poi confessa ai microfoni del ‘Corriere’: “Ho fatto una cosa che mi sembrava giusto fare, un bambino così piccolo, una mamma disperata… Anche i miei genitori mi hanno detto che sono contenti di me”.

GM

Fonte: Il Corriere della Sera

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