Genitori nonni: la Cassazione mette la parola fine

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(websource/archivio)

Si riempie di una nuova puntata la vicenda della coppia di Casale Monferrato, Gabriella e Luigi Deambrosis, che da anni lottano per riavere la loro bambina, nata a Torino nel 2010 e dichiarata adottabile dalla Suprema Corte nel 2013. La loro “colpa” era di essere troppo anziani. Oggi la Cassazione ha confermato l’adottabilità della bimba, ritenendo i genitori incapaci “di comprendere quali siano i bisogni emotivo affettivi e pratici”. Per la Cassazione, il padre è “totalmente dipendente” dai desideri della moglie “chiusa in un processo narcisistico”.

Nei mesi scorsi, per la coppia si era aperto uno spiraglio, ma ora arriva una nuova doccia fredda, come riportato da Il Corriere della Sera. Secondo la Cassazione, i genitori anche se presentano “caratteristiche di emarginazione sociale, culturale ed economica” e hanno collaborato con le “indicazioni” dei servizi sociali, hanno riportato “valutazioni tecniche”, che sono emerse nei giudizi di merito, “univocamente negative in ordine all’idoneità genitoriale”. In sostanza, anche se apparentemente non ci sono problemi, non sarebbero in grado di fare i genitori. Gli ermellini spiegano che l’abbandono in auto per pochi minuti della figlia, avvenuto il 28 giugno del 2010, non è l’episodio decisivo nella sentenza, come non è stata decisiva l’età dei due genitori.

Luigi Deambrosis, raggiunto telefonicamente per un commento, si è detto sconcertato dalla scelta della Cassazione: “È una sentenza che non si può neanche commentare. Non abbiamo null’altro da dire”. In tanti si erano mobilitati a favore della coppia ed era nata anche una pagina Facebook ‘Ridate la figlia alla famiglia Deambrosis’. Il sindaco Mauro Gioanola aveva anche promosso, con altri comuni della zona, una petizione con raccolta firme, ma la Cassazione non ha voluto sentire ragioni.

GM

Fonte: Il Corriere della Sera

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