Ieri sera, intorno alle 20, un pirata della strada ha travolto un uomo di 88 anni, Sandro Orlandi, in via Michelino da Besozzo, Milano, ed è scappato senza prestare soccorso. Secondo quanto riferito da un agente che ha assistito alla scena e che è riuscito a segnare il numero di targa dell’auto, l’automobilista è stato colto dal panico ed, invece di fermarsi a prestare aiuto, ha accelerato andando a sbattere contro due auto parcheggiate, quindi si è dileguato. Grazie al numero di targa, la polizia è risalita al proprietario dell’auto ed ha scoperto che si trattava di un quarantacinquenne a cui era stata sospesa la patente per guida in stato di ebrezza, come riportato da Repubblica.
Nel giro di qualche ora gli agenti hanno fatto irruzione in casa dell’uomo e l’hanno portato in centrale con l’accusa di omicidio stradale. L’uomo ha negato le accuse e si è rifiutato di effettuare un test dell’alcol, obbligando gli agenti a fare un prelievo ematico coattivo i cui risultati confermeranno l’assunzione o meno di sostante alcoliche in eccesso. Qualora venisse riscontrato un tasso alcolico superiore ai limiti previsti dalla legge, l’uomo rischierebbe una condanna ancora maggiore, come riportato da Il Mattino.
In serata la polizia ha chiamato Salvatore Scaffia, responsabile del circolo Arci ‘L’Impegno’ e amico di Orlandi, per il riconoscimento. L’uomo, intervistato fuori dall’obitorio, ha dichiarato in lacrime: “Il pirata si dovrebbe vergognare a non essersi fermato, anche se era ubriaco o senza assicurazione doveva fermarsi per dare un minimo di soccorso”, poi ha aggiunto: “Lo conoscevo da 20 anni, sono cresciuto con lui. Tutte le sere ci riuniamo con i nostri anziani, tutte le sere lo portavo io a casa, questa sera non ce l’ho fatta. Mi hanno chiamato per riconoscerlo”. Quindi portandosi le mani alla testa per il dolore ha concluso con delle dure parole nei confronti del pirata che ha definito un uomo privo di valori morali.
F.S.
Fonti: Repubblica, Il Mattino