Il coma di Ines. I medici:”Stacchiamo la spina”, contrari i genitori

ines
(Websource/archivio)
Nancy. Notizia forte, di quelle drammatiche che fanno venire la pelle d’oca al solo pensiero. Ines, ragazzina di soli 14 anni in coma dallo scorso Giugno nel nosocomio di Nancy, città sul fiume di Grand Est, regione nord-orientale della Francia, è sul punto di dire addio alla propria vita. Esattamente, perchè i medici che la tengono in osservazione totale hanno approvato lo stop alle cure per la piccola in stato vegetativo. Insomma, una notizia bomba, riportata da Le Figaro, che farà certamente discutere. Il Consiglio di Stato inoltre, ha dato il suo consenso affinchè ci sia lo stop alle cure per la stessa Ines, ma decisione questa che si scontra decisamente con la volontà dei genitori, avallata invece dai medici dell’ospedale stesso, dove la 14enne è ricoverata da mesi.
La coppia si era rivolta proprio al Consiglio di Stato per bloccare la sentenza del tribunale amministrativo, ma purtroppo le cose non sono andate come speravano. Stando a quanto scritto dal quotidiano francese l’Express, la decisione dei medici rispetta la legge, motivo per cui il Consiglio di Stato ha rispedito al mittente la richiesta dei genitori. Adesso sarà l’ospedale a decidere quando staccare la spina alla giovane. Ines è affetta da una malattia neuromuscolare autoimmune, era stata ricoverata a causa di una crisi cardiaca. Dopo le prime settimane di terapia, i medici erano giunti alla terribile conclusione che quello della ragazza è un caso senza speranza poichè i danni neurologici sono gravi e irreversibili, tanto da avviare la procedura per interrompere la terapia. Una decisione difficile, presa a malincuore dagli addetti ai lavori, con amarezza e malinconia ma pur sempre con giudizio e rispetto delle norme vigenti. Ovviamente ben diversa la posizione di mamma e papà, straziati dalla sola idea di non aver più con loro il gioiello di famiglia. Chissà se riusciranno in extremis a far girare il vento a favore loro, ma sembra davvero in dirittura d’arrivo l’epilogo di questa scioccante storia.

GVR

Fonte: Le Figaro

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