Fiesoli ha gestito per 34 anni quella comunità nella quale, come hanno scritto i giudici nella sentenza, la vita era “una esperienza drammatica, a tratti criminale” fatta di abusi, maltrattamenti e violenze sessuali sugli ospiti minorenni. Quella del Forteto è però anche una vicenda politica che ha messo in grave imbarazzo il Partito Democratico e molte istituzioni toscane. Infatti la comunità ha goduto per anni di una “linea di credito illimitata” da parte del tribunale dei minori di Firenze, di molto comuni del Mugello governati dalla sinistra e della Regione Toscana sempre governata da sinistra o centrosinistra. Anche per questo il Pd ha ostacolato a lungo l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla vicenda del Forteto.
Il fatto è che già dal 1978 si sapeva ciò che accadeva lì dentro e proprio in quell’anno furono arrestati per la prima volta Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi con l’accusa di atti di libidine violenti e maltrattamenti nei confronti di adolescenti disabili. Nonostante quella condanna il tribunale dei minori continuò ad affidare bambini e adolescenti a quella comunità per decenni.
Ciò che scrivono i giudici mette i brividi. Si trattava di una “setta” governata da “regole maltrattanti, crudeli e incomprensibili”, gestita con “un martellante e sistematico lavaggio del cervello”. Inoltre al Forteto i rapporti sessuali fra uomo e donna erano ritenuti impuri, mentre venivano incentivati quelli omosessuali.
Fonte: La Presse
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