La trattativa in corso tra l’Aran, l’agenzia negoziale del pubblico impiego, e i rappresentanti sindacali entrerà nel vivo domani, con l’obiettivo di arrivare a un accordo prima di Natale. La norma in questione stabilisce che le maggiorazioni di stipendio saranno “differenziate”: vengono meno le cosiddette “gabbie” della legge Brunetta, ma resta l’indicazione per premiare i migliori. L’ipotesi sul tavolo è quella elargire gli “extra” a una quota non superiore al 30% del personale, tentando però al tempo stesso di restringere la forbice tra i più ricchi e i più poveri. Spunta così un”elemento perequativo mensile”, una misura compensativa tale da garantire il completo salvataggio del bonus degli 80 euro e il riscatto degli anni di blocco contrattuale.
EDS
Fonte: Il Sole 24 Ore
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