Ha raccontato lui stesso ciò che è accaduto al settimanale Di più: “Nel traffico, supero un’auto che sbanda e che per poco non mi viene addosso. Guardo e vedo una poliziotta che parla al telefonino, le urlo che non si parla mentre si guida. Lei mi ordina di fermarmi e poi mi dice: ”Ma pensa di essere un poliziotto?”. Poi chiama i rinforzi e vengo arrestato per essermi spacciato per un poliziotto. Cosa che non ho fatto. La poliziotta ha scritto nella denuncia che lei ha mostrato un distintivo falso e che le ha urlato: “Polizia, affianchi!”. Non è mai successo, ma è quello che lei ha detto ai suoi colleghi appena sono arrivati. Il distintivo che ha visto è il mio distintivo di guardia giurata: era sul cruscotto dell’auto. C’erano dieci poliziotti per arrestarmi: pareva che stessero arrestando un criminale, ma ero solo io, Milton Morales”.
Ora Milton, che ha evitato il carcere scegliendo di scontare la pena ai servizi sociali (una mensa per i poveri), ha deciso. Finito di pagare il mio debito con la giustizia tornerà in Italia e cercherà nuovamente il successo qui da noi.
Fonte: Di Più
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