Decisivo, quindi, l’intervento della società idroelettrica Alperia, che riducendo la portata del fiume ha agevolato il lavoro dei sommozzatori e delle squadre di ricerca, il cui compito non è stato comunque semplice a causa dell’acqua torbida. Dopo alcuni tentativi, però, un gommone ha avvistato il corpo di Laura Perselli, che è stato recuperato dall’acqua con tutte le cautele necessarie prima di essere trasportato all’ospedale di Bolzano.
Lì, i familiari hanno riconosciuto alcuni effetti personali come appartenenti alla donna, ma per avere un riscontro scientifico circa l’identificazione della salma, già in queste ore verrà effettutato un esame del Dna che possa assicurare che il corpo estratto dall’Adige sia proprio quello di Laura Perselli. La Procura ha inoltre disposto che venga effettuata l’autopsia sul cadavere, al fine di poter accertare l’esatta causa della morte. Intanto, proseguono lungo il corso d’acqua le ricerche del corpo del marito, Peter Neumair, con particolare attenzione al tratto antistante la diga di Mori.