L’economia è in ginocchio ma il Governo abbassa il limite per i contanti

Il limite per il pagamento in contanti fissato a 2.000 euro è destinato ad abbassarsi ulteriormente. Le nuove misure in vigore dal 2022 non convincono la Banca Centrale Europea.

 

Dal 1 luglio è  entrato in vigore il nuovo limite per il pagamento in contanti. A partire da questo mese, con l’adozione del Dl 124/2019  – slegato dalla situazione economica attuale influenzata dai mesi di lockdown – sarà vietato pagare in cash cifre superiori ai 1.999 euro.  Per qualunque pagamento di importo superiore si  dovrà ricorrere a bonifici o carta di credito che, talvolta, comportano un costo aggiuntivo. Il provvedimento  ha già scatenato la reazione di alcuni economisti i quali ritengono che questo sia il momento più sbagliato per far entrare in vigore la legge. Il limite, tuttavia, è  destinato ad abbassarsi ulteriormente.  Infatti – riferisce Il Corriere della Sera – a partire dal 1 gennaio 2022 la soglia massima per un pagamento in banconote sarà pari a 1.000 euro. Non è chiaro invece se saranno inasprite anche le sanzioni per i trasgressori, che al momento vanno dai 3.000 ai 50.000 euro sia per chi effettua il pagamento sia per chi lo riceve. La sanzione è prevista anche se il pagamento avviene tra familiari.

A spingere l’Esecutivo a seguire la strada già intrapresa dall’ex Premier Matteo Renzi – che nel 2016 aveva fissato il limite massimo a 3.000 euro – c’è la convinzione che i pagamenti “cashless”, già molto diffusi in altri Paesi dell’Unione Europea, possano contribuire ad eradicare l’evasione fiscale.  C’è però chi ritiene che questa misura non sia sufficiente per abbattere l’evasione ed il riciclaggio di denaro sporco. Infatti il limite alle spese in contanti, anche scendesse a 1.000 euro, non pone un limite al trasferimento di denaro tra conti correnti o ai versamenti e ai prelievi. Inoltre, esistono  metodi con cui diverse persone hanno aggirato le norme già con il tetto massimo fissato a 3.000 euro: “La malavita continuerà ad avere gioco facile per tutte quelle attività in cui i guadagni sono inferiori alle migliaia di euro” – spiega Unimpresa secondo quanto riporta Adnkronos “Inoltre, non è difficile frazionare un versamento da migliaia di euro in tanti versamenti di importo minore da effettuare separatamente”. La Banca Centrale Europea –  riporta Il Fatto Quotidiano – ha puntualizzato:  “La progressiva riduzione del pagamento in contanti deve essere effettuata solo dopo aver dimostrato la sua efficacia nella lotta al malaffare. In più, urge una verifica che accerti la disponibilità economica di tutti gli strati della popolazione”. Il rischio è che  il limite di 2.000 euro per gli scambi di denaro, destinato a scendere ancora, possa mettere in difficoltà le fasce della popolazione più povere, quelle che non possono permettersi carte di credito. E, a quanto pare, i poveri sembrano destinati ad aumentare in Italia a seguito del lockdown. LIstat prevede due milioni di disoccupati in più nel corso del prossimo anno.

Fonte: Corriere della Sera, Adnkronos, Il Fatto Quotidiano

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