Il soldi del Mes per acquistare le mascherine agli studenti, l’idea del senatore la scuola di Azzolina

I fondi stanziati per la ripresa del nuovo anno scolastico non bastano. I fondi del Mes, invece, potrebbero bastare per dotare gli studenti di mascherina. Lucia Azzolina, però, non sembra averci pensato. 

azzolina scuole - Leggilo

La didattica digitale non deve né può sostituire la didattica in presenza. Questo – riporta Repubblica – il senso di quanto detto dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, in audizione davanti alla commissione istruzione del Senato, cercando di chiarire quali saranno le prossime mosse per la riapertura delle scuole il prossimo settembre. “La configurazione concettuale e concreta dell’attività a distanza rappresenta una sfida e al contempo un’opportunità, complementare alla didattica in presenza”, ha detto la pentastellata, il cui operato durante il Covid-19 è stato ed è tutt’ora messo a dura prova dalle critiche ricevute da diverse parti. Di conseguenza, nel mese di settembre 2020 le attività didattiche riprenderanno in presenza e in sicurezza su tutto il territorio nazionale, seguendo le indicazioni contenute nel Documento Tecnico, elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico, per prevenire il rischio di contagio.

Le singole scuole, a cui viene lasciato grande margine d’azione, saranno chiamate ad operare nel rispetto della sicurezza; del benessere socio-emotivo di studenti e personale scolastico; della qualità dei contesti e dei processi di apprendimento; dei diritti costituzionali alla salute e all’istruzione. “Ad accompagnarle ci saranno anche l’Amministrazione centrale e periferica e dagli Enti Locali”, ha assicurato Lucia Azzolina. Quanto alle risorse necessarie per garantire il corretto avvio dell’anno scolastico, è stato istituito presso il Ministero dell’Istruzione il “Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19”, pari a 1 miliardo di euro, che permetteranno di adottare le opportune misure per la riapertura delle istituzioni scolastiche.

È evidente, fa notare il senatore Andrea Cangini sull’Huffington Post, che le risorse messe a disposizione del Governo non bastano. Solo per dotare di mascherina tutti gli studenti, infatti, occorrono un miliardo e 342 milioni. A questo proposito, si potrebbero utilizzare le risorse del Mes, continua il giornalista, in quanto ogni altra fonte di finanziamento comporterebbe costi assai più alti. “Non crede sia una follia da parte del Movimento 5stelle opporsi all’attivazione del Mes, gravando di conseguenza le future generazioni di debiti che potrebbero essere facilmente evitati?”, chiede Cangini nella lista di sette domande da porre al Ministro. Infatti, il Movimento continua ad opporsi all’attivazione del Mes, in aperta polemica con il PD. Un’altra questione senza soluzione è quella dalle 85 mila cattedre ancora vacanti, così come lascia perplessi l’idea di anticipare tra le 7 e le 8 gli ingressi nelle scuole per alleggerire il trasporto pubblico locale. Manca poi il tempo di realizzare quegli obiettivi di edilizia scolastica teorizzati a Palazzo Chigi, e non si è inoltre pronti ad affrontare una seconda ondata epidemiologica: “Se uno studente risulterà positivo al Covid-19, l’intera classe verrà messa in quarantena?”

Domande senza risposta, per ora; e linee guida incerte, poco precise, tanto che persino il professor Patrizio Bianchi, capo della task force istituita dalla stessa Azzolina presso il Ministero, ha preso le distanze. “Le misure che ci sono nella bozza delle linee guida non sono ben giustificate né spiegate”, ha detto. Dal suo canto, la pentastellata ribadisce di aver affrontato un problema dalle dimensioni immense, di non facile risoluzione. Ma la sensazione, da qui a poco, è che ce ne saranno altri, di nuovi. Sono state previste solo soluzioni abbozzate, sulle quali regna ancora un eccessivo margine di incertezza.

Fonte: Repubblica, HuffPost

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