A Codogno riapre il Pronto Soccorso, e ritorna l’incubo Coronavirus

Il Pronto soccorso di Codogno ha riaperto dopo 100 giorni di chiusura. Fu Annalisa Malara, mesi fa, ad individuare in Mattia – il paziente 1 – sintomi compatibili con il Coronavirus. Da quel giorno, la tranquilla cittadina in provincia di Lodi è stata identificata come l’epicentro italiano del virus. Ma il pericolo e la paura sono tornati con la riapertura della struttura. 

codogno riapre pronto soccorso

I dati della Protezione Civile in merito alla situazione odierna ci informano che i casi attualmente positivi continuano a scendere e arrivano a 38.429, con una decrescita di 868 assistiti rispetto a ieri. Nelle ultime ventiquattro ore 88 decessi che  portano il totale a 33.689. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 161.895, con un incremento di 957 persone rispetto a ieri. I ricoverati con sintomi in totale scendono a 5.503, registrando – 239 pazienti rispetto a ieri. Nelle terapie intensive si trovano 338 pazienti, – 15  rispetto a ieri.

Ad oggi, in Italia, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 234.013, + 177 rispetto a ieri.

Nuovo caso sospetto a Codogno

E, nonostante i casi positivi continuino a calare e le terapie intensive a svuotarsi, tuttavia non siamo ancora usciti fuori dal tunnel del Covid. A ricordarcelo oggi è proprio il luogo dove tutto ha avuto inizio: Codogno. Fino a qualche mese fa, quasi nessuno sapeva dove si trovasse. Comune italiano di poco meno di 16mila abitanti della provincia di Lodi, in Lombardia, il suo nome è rimbalzato su tutti i giornali quando, ormai più di due mesi e mezzo fa, si verificò il primo caso di Coronavirus in Italia. Mattia, 38 anni, era stato il primo caso accertato del nuovo Covid-19 nel nostro Paese. Le sue condizioni sono state critiche, mentre sua moglie, contagiata e incinta di sette mesi, si trovava in buone condizioni. Dopo l’accertato contagio – il 21 febbraio scorso – il Pronto soccorso di Codogno era stato chiuso, destino capitato a molti nosocomi non pronti ad affrontare  una tale emergenza.

Questa mattina, il Pronto soccorso ha riaperto dopo oltre 100 giorni. Ma, a poche ore dalla riapertura, sarebbe stato già registrato un nuovo caso di sospetto Covid-19. Un paziente – informa Adnkronos – ha infatti fatto ingresso alla struttura con sintomi riconducibili al Coronavirus. “Abbiamo un caso sospetto di Covid e una donna venuta in pronto soccorso da una rsa di cui era già nota la positività. Nessun allarme, siamo nella media attesa”, ha dichiarato all’Agi Stefano Paglia, Primario del pronto soccorso di Lodi e Codogno. Oltre al paziente caso sospetto, infatti, c’è ricoverata anche una donna di oltre 80 anni, ospite di una rsa, ricoverata per una trasfusione. La sua positività era già nota ai sanitari prima dell’arrivo. Al paziente in questione, invece, è stato effettuato il tampone che, informa Il Corriere, è risultato negativo. Dopo l’arrivo, il paziente era stato instradato su un percorso dedicato, isolato dagli altri malati, in attesa delle verifiche sul suo stato di salute. Da un’ecografia polmonare sarebbe emerso un quadro compatibile con l’infezione da Covid-19, ipotesi che però avrebbe dovuto trovare conferma nei test clinici.

Fonte: Adnkronos,  Corriere della Sera, Protezione Civile

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