“Mamma mi teneva le gambe aperte, lui si spogliava”

sosa

«Era sempre ubriaco, non mi è mai piaciuto. Era riuscito a convincere mia madre che io fossi posseduta e mi costrinsero a fare quelle cose, anche se ovviamente non volevo. Mia madre mi allargava le gambe a forza e lasciava che lui mi violentasse. Succedeva ogni sera, se mi ribellavo mia madre mi picchiava e mi frustava, legandomi al letto e costringendomi. A volte usava il preservativo, altre volte no»

Per anni una madre ha fatto violentare la figlia di otto anni dal compagno, convinta che lo stupro potesse servire a liberare la bambina dal demonio. Questa l’agghiacciante storia che arriva dall’Argentina, riportata da InfoBae, dove la 35enne Celia Beatriz Sosa è stata arrestata dalla polizia per aver favorito la violenza sessuale sulla sua primogenita, una ragazza che oggi ha 17 anni. La donna, che non solo credeva che la figlia fosse posseduta, ma pensava che il suo compagno, il 40enne Sergio Eduardo Gimenez, fosse una specie di santone o esorcista, ha costretto la bimba a subire gli abusi per almeno sette anni nella sua casa di Buenos Aires. Non solo: una volta i due, come appurato dalle indagini, costrinsero anche la ragazzina, all’epoca appena 14enne, ad abortire clandestinamente in Paraguay dopo essere rimasta incinta. Dopo un anno l’adolescente confidò tutto alla nonna, che sporse denuncia. La testimonianza della ragazzina, davanti a psicologi e inquirenti, è risultata lucida e assolutamente credibile. Alla fine Celia Beatriz Sosa è stata condannata a 15 anni, mentre il suo compagno è riuscito a darsi alla fuga ed è attualmente ricercato dalla polizia argentina, che sospetta possa essere fuggito in Paraguay.la testimonianza dell’adolescente costretta per anni a indicibili abusi – «Succedeva ogni sera, se mi ribellavo mia madre mi picchiava e mi frustava, legandomi al letto e costringendomi. A volte usava il preservativo, altre volte no».

Fonte: InfoBae

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