La tradizione indù di costringere le donne mestruate a dormire fuori nasce dalla paura che possano far arrabbiare gli dei o contaminare la casa se rimangono all’interno. Nelle aree rurali, è opinione diffusa che l’incapacità di osservare la pratica porterà alla sfortuna sotto forma di morte o malattia tra i membri della famiglia o fra il bestiame. Mentre le donne sposate di solito rimangono fuori solo per pochi giorni, altre rimangono bandite per un massimo di una settimana.
Kawcha ha detto che l’esclusione domestica per le mestruazioni è ancora pratica comune nei villaggi remoti, nonostante un divieto supremo della corte e l’imminente introduzione di una legge per punire chiunque sia colpevole di far rispettare l’usanza con tre mesi di carcere o una multa di 3.000 rupie nepalesi. La nuova legge entrerà in vigore ad agosto. I casi purtroppo non diminuiscono. Gli operatori umanitari in Nepal hanno incoraggiato le persone a seguire pratiche mestruali sicure ma, con la convinzione che la pratica sia rimasta profondamente radicata, i cambiamenti procedono a rilento. Sono stati fatti pochi progressi, tuttavia alcune famiglie sono state persuase a permettere alle donne con mestruazioni di dormire in stanze interne appartate e altre riducendo il numero di giorni trascorsi all’aperto.
GM